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Accessibilità 2025: Prepara il Tuo Sito alla Nuova Normativa

Nel mondo della comunicazione e del digitale, alcune parole assumono un peso che va ben oltre il loro significato letterale. Una di queste è accessibile.

Il termine accessibile è tornato al centro del dibattito pubblico e professionale. Ma cosa significa davvero? E perché è così importante oggi?

L’accessibilità web è la capacità di un sito di essere fruibile a tutti: persone con disabilità visive, motorie o cognitive, utenti che navigano da tastiera o con screen rider, ma anche chi ha una connessione lenta o usa dispositivi meno recenti.

Sono ormai passati vent’anni dall’entrata in vigore della Legge n. 4 del 2004, comunemente nota come “Legge Stanca”, che ha rappresentato il primo passo normativo in Italia per promuovere l’accesso alle tecnologie informatiche da parte delle persone con disabilità. Nel corso del tempo questa legge è stata oggetto di modifiche importanti e più recentemente, il Decreto Legislativo n. 82 del 2022 ha recepito la Direttiva (UE) 2019/882, conosciuta come “European Accessibility Act”, che rientra tra le iniziative dell’Unione europea volte a favorire una società più inclusiva e accessibile per tutti.

Di fatto sono 3 milioni in Italia, secondo l’ISTAT, le persone disabili, quasi il 5% della popolazione, che non può accedere liberamente ai siti web, a causa delle loro difficoltà. In loro aiuto quindi è giunta la Direttiva Europea sull’accessibilità, che rende obbligatorio dal 28 giugno del 2025, che tutti i siti web siano accessibili a persone con disabilità.

Questo significa che da tale data, tutti i nuovi siti, devono essere conformi alle nuove norme tecniche WCAG 2.2.
È proprio come GDPR e i cookie, che all’inizio sembravano di rilevanza solo per banche e grandi aziende, ora anche i negozi che frequentiamo giornalmente, se muniti di sito, devono rispettarli.

Questa normativa segue lo stesso percorso, diventando obbligatoria per tutti. Ma cosa bisogna fare nel concreto?

accessibilità web 2025

La normativa si applica a:

  • Enti pubblici (già soggetti alla Legge Stanca).
  • Aziende private che offrono servizi digitali al pubblico, come e-commerce, home banking, piattaforme di prenotazione, ecc.
  • Fornitori di servizi digitali essenziali, come telecomunicazioni, servizi di pagamento online e servizi finanziari.

Sono esentate le microimprese, ossia aziende con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro.

Prepara il tuo sito alla nuova Normativa, scegliendo CMS o Plugin che abbiano la funzionalità di aiutare coloro che hanno una disabilità: plugin che leggono i copy dei siti web oppure che siano in grado di cambiare il colore con un tasto per renderli accessibili a coloro che hanno difficoltà visive.
Testi leggibili e colori contrastati, siti navigabili anche senza mouse, compatibilità con strumenti assistivi come lettori di schermo o comandi vocali. Sottotitoli per video e descrizioni per immagini.

Annualmente devi rendere una dichiarazione all’AGID con cui devi provare di mettere in atto queste misure per l’accessibilità del tuo sito.

Dovresti attuare un meccanismo di feedback, quindi anche una chat, una mail dedicate, con le quali raccogliere i pareri delle persone disabili per migliorare le prestazioni del sito.

Se questi si sentono discriminati, puoi addirittura rischiare un’ingiunzione secondo un tutela giudiziaria italiana che ti butta giù il sito.

  • Sanzioni amministrative: Multe e ordini di adeguamento.
  • Esclusione da gare e bandi pubblici: Le aziende non conformi potrebbero essere escluse da appalti o collaborazioni con enti pubblici.
  • Danni sulla reputazione: La mancata conformità può influire negativamente sull’immagine dell’azienda.

Non aspettare il 28 giugno, contattaci e prepariamo insieme un sito accessibile, innovativo e a norma.

La normativa serve a rendere il tuo sito veloce, semplice, chiaro, a non far perdere clienti per una barriera invisibile. Un sito accessibile migliora l’esperienza utente, aumenta il tempo di permanenza e sì, eleva anche il posizionamento su Google.

Trasforma un obbligo in valore per la tua azienda.
È anche un segnale forte: comunica professionalità, rispetto.
È il tuo modo per dire: “qui tutti sono importanti, benvenuti.”

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