Agosto è il mese in cui tutto si ferma. Si svuotano le città, si rallentano i ritmi, chiudono le aziende. Anche per le agenzie creative arriva il momento di andare in ferie. Dopo mesi intensi di progetti, brief, call, deadline e lanci, il bisogno di una pausa si fa sentire.
Ma mentre il team si rilassa, la comunicazione continua a parlare.
Nel mondo digitale, la continuità è fondamentale. I social non conoscono stagioni, né ferie. Il pubblico continua a navigare, scrollare, interagire. Ed è qui che entra in gioco la pianificazione strategica dei contenuti, un’attività cruciale per chi lavora nella comunicazione.
La comunicazione non va in ferie: si prepara prima
Le agenzie più strutturate non “improvvisano” mai la comunicazione estiva.
Tutto parte da un calendario editoriale progettato con largo anticipo, spesso già definito a luglio per coprire tutto il mese di agosto (e oltre).
Questa fase include:
- la selezione dei temi estivi in linea con il tono del brand;
- la produzione dei visual e dei copy;
- la programmazione dei post su tool specifici;
- la definizione delle risposte automatiche per i canali più attivi (come direct messages o email).
Il risultato? Anche se l’agenzia è chiusa, la sua voce resta presente, coerente e riconoscibile.
Perché è importante comunicare anche durante la pausa?
In un contesto digital-first, sparire per settimane equivale a perdere terreno.
Non si tratta solo di presidiare il feed, ma di mantenere:
- la relazione con il pubblico: un brand presente trasmette solidità;
- la visibilità algoritmica: continuità nei post significa maggiore reach;
- la reputazione professionale: chi comunica anche nei momenti di pausa dimostra organizzazione, visione e affidabilità.
È un piccolo sforzo organizzativo, che ha però un impatto significativo sulla percezione e sulla performance di lungo periodo.
Cosa pubblicano le agenzie in ferie?
Durante la pausa estiva, il tono dei contenuti tende a diventare più leggero, informale e ispirazionale.
Le agenzie sfruttano il periodo per comunicare in modo meno promozionale e più narrativo. Alcuni contenuti tipici:
- Best-of stagionali: una selezione dei progetti più rappresentativi realizzati da gennaio a luglio;
- Dietro le quinte: immagini e racconti del team prima della chiusura;
- Citazioni e riflessioni creative: pillole ispirazionali legate al mondo della comunicazione;
- Post evergreen: consigli, mini-guide, o insight sempre utili, programmati per “riempire” il mese senza dover seguire l’attualità;
- User generated content: ricondivisione dei contenuti prodotti dai clienti, partner o community;
- Auguri e messaggi stagionali: un must per consolidare la relazione e mostrare il lato umano del brand.
L’obiettivo non è “convertire”, ma restare nella mente del proprio pubblico, offrendo contenuti coerenti anche fuori dai contesti più commerciali.
La pausa rigenera la creatività
Ultimo ma non meno importante: staccare fa bene anche alle idee.
Il tempo lontano da call e operatività quotidiana consente di:
- riflettere su ciò che ha funzionato (e su cosa migliorare);
- osservare trend, pattern e nuove modalità di comunicazione;
- rientrare con uno sguardo più strategico e propositivo.
Per questo molte agenzie, già a fine agosto, tornano operative con proposte nuove, campagne pianificate per l’autunno e idee fresche da condividere con clienti e community.
Andare in ferie non significa sospendere la comunicazione. Significa, semmai, averla organizzata così bene da potersene temporaneamente dimenticare.
Per le agenzie pubblicitarie e creative, la capacità di pianificare la comunicazione estiva è segno di professionalità, visione strategica e attenzione al dettaglio.
I social non si fermano. Ma grazie alla tecnologia, oggi possiamo permetterci di fermarci… senza scomparire.
Se vuoi scoprirne di più sul mondo delle Web Agency e lo stress, ti consigliamo di leggere il nostro articolo “Gestire la creatività sotto pressione: metodi pratici.”
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