Le recensioni online sono oggi uno degli strumenti più influenti nel processo decisionale dei consumatori. Prima di prenotare un hotel, acquistare un prodotto o scegliere un ristorante, la maggior parte delle persone consulta le opinioni degli altri utenti. Ma proprio questa importanza ha reso il sistema vulnerabile a manipolazioni, recensioni false e strategie poco trasparenti.
Per rispondere a queste criticità, il Senato ha approvato il nuovo Disegno di Legge sulle PMI, che introduce una serie di regole specifiche dedicate alla gestione delle recensioni online. L’obiettivo è chiaro: aumentare la trasparenza, l’affidabilità e la verificabilità delle opinioni pubblicate su piattaforme come Google, Booking o TripAdvisor, proteggendo sia i consumatori che le imprese.
Recensioni solo entro 30 giorni: il principio dell’immediatezza
ll primo cambiamento introdotto dal DDL riguarda la tempistica. Una recensione potrà essere scritta solo entro 30 giorni dall’esperienza effettiva. Oltre questo limite, potrà essere considerata illecita e rimossa.
L’intento è quello di garantire feedback più freschi e attendibili, basati su esperienze ancora vive nella memoria dell’utente. Le recensioni scritte a distanza di mesi rischiano infatti di perdere attendibilità, perché influenzate da fattori esterni o da ricordi imprecisi. In questo modo si valorizzano le opinioni “a caldo”, più vicine alla realtà dell’esperienza.
Solo chi ha provato può recensire
Il secondo punto introduce un principio di veridicità e responsabilità. Le recensioni potranno essere pubblicate solo da chi ha realmente usufruito del servizio o acquistato il prodotto.
Il DDL vieta le recensioni “condizionate”, cioè quelle pubblicate in cambio di sconti, premi o vantaggi. Si tratta di una misura importante per ridurre il fenomeno delle opinioni pilotate e ristabilire la fiducia nel rapporto tra utenti e aziende. La reputazione di un’impresa dovrà fondarsi su esperienze autentiche, non su strategie promozionali mascherate.
Prova d’acquisto: la nuova garanzia di autenticità
Un’altra novità centrale è l’introduzione della prova d’acquisto come elemento di autenticazione. Chi allega uno scontrino o una fattura vedrà la propria recensione considerata automaticamente autentica.
Questo sistema punta a distinguere le opinioni basate su esperienze reali da quelle di chi non ha mai avuto contatto diretto con il prodotto o il servizio. È un passo avanti verso un ecosistema digitale più trasparente, in cui il valore di una recensione non dipende solo dalle parole, ma dalla tracciabilità dell’esperienza.
Il badge “Verificato”: trasparenza obbligatoria per le piattaforme
Il disegno di legge interviene anche sul badge “Verificato”, imponendo nuovi criteri di responsabilità per le piattaforme digitali.
Chi decide di contrassegnare una recensione come “verificata” dovrà dimostrare l’effettiva esistenza di un acquisto, di una prenotazione o di un’esperienza documentata. In caso contrario, il badge non potrà essere utilizzato e la piattaforma rischierà sanzioni per pratiche commerciali scorrette.
Questo passaggio introduce un cambio di paradigma: non sarà più possibile usare l’etichetta di “verificato” come strumento di marketing, ma solo come garanzia reale di affidabilità.
Recensioni con scadenza: massimo due anni di validità
Il DDL stabilisce anche un limite temporale alla permanenza delle recensioni online. Ogni opinione potrà restare pubblicata per un massimo di due anni, dopodiché l’azienda potrà chiederne la rimozione.
La misura serve a evitare che valutazioni obsolete continuino a incidere sulla reputazione di un’impresa quando la qualità o le condizioni del servizio sono nel frattempo cambiate. L’obiettivo è rendere il sistema più dinamico e aggiornato, in linea con l’evoluzione del mercato.
Stop a recensioni comprate e manipolazioni
Il nuovo DDL vieta espressamente di comprare o vendere recensioni, o di spingere altri a pubblicarle in modo artificioso.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sarà incaricata di vigilare sul rispetto delle nuove norme e di applicare sanzioni in caso di violazioni. È un intervento che mira a tutelare la concorrenza leale e a impedire pratiche scorrette che alterano la percezione dei consumatori.
Una nuova cultura della fiducia digitale
Il nuovo disegno di legge rappresenta un passo importante verso una maggiore etica e trasparenza nel digitale. Per le imprese, è una sfida che impone di costruire la propria reputazione su esperienze autentiche e servizi di qualità. Per i consumatori, è la garanzia di potersi fidare di ciò che leggono, sapendo che dietro ogni recensione ci sono prove concrete.
In sintesi, le recensioni continueranno a contare, ma solo se vere, verificabili e trasparenti. È l’inizio di una nuova era per la reputazione online, più onesta, responsabile e credibile.
Vuoi rimanere sempre aggiornato sul mondo digitale? Aggiungi il nostro blog tra i tuoi preferiti!
Leggi di più riguardo al Millenial Crige nel nostro articolo dedicato.



